Cos'è un KIID?

KIID è l’acronimo di “Key Investor Information Document”, definizione che mette in chiaro fin da subito la sua finalità. Tradotto letteralmente significa infatti “Documento con le informazioni chiave per gli investitori” ed è la principale novità introdotta dalla Direttiva UCITS IV, entrata in vigore dal 1° luglio 2011, allo scopo dichiarato di semplificare e uniformare la documentazione dei prodotti del risparmio gestito nei Paesi dell’Unione Europea.

Per tutti gli OICR armonizzati (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio), il KIID ha sostituito progressivamente il Prospetto Informativo Semplificato, con l’obiettivo di fornire agli investitori un’informazione più chiara e essenziale, che permette da un lato di comprendere meglio natura e rischi del prodotto in cui si investe e dall’altro di confrontare con facilità costi e rendimenti di prodotti di società di gestione e di Paesi diversi.

Per raggiungere questi obiettivi il KIID è composto di due pagine, con le informazioni rese in maniera sintetica e standard. E’ aggiornato almeno una volta l’anno e fa riferimento ad ogni singola classe di un fondo.

Il documento è suddiviso in sei sezioni principali:

  1. Dati identificativi del Fondo: contiene il nome del Fondo, l’eventuale Sicav o sistema di appartenenza, la Classe di quote, il codice ISIN, la Società di Gestione e l’eventuale Gruppo di appartenenza. In genere, ad ogni codice ISIN corrisponde uno specifico KIID.
  2. Obiettivi e politica d’investimento: descrive le caratteristiche principali del fondo. Innanzitutto è esplicitato lo scopo del fondo, ad esempio quello di preservare il valore del capitale investito, oppure di farlo crescere. Nella politica di investimento sono evidenziati i principali strumenti finanziari in cui investe il fondo (azioni, obbligazioni, ecc) e le loro principali caratteristiche, come ad esempio i Paesi e/o i settori oggetto dell’investimento. Altre informazioni importanti sono l’indicazione dell’eventuale parametro di riferimento e della destinazione dei proventi, reinvestiti nel fondo oppure distribuiti ai sottoscrittori.
  3. Profilo di rischio: e’ un’importante novità introdotta dal KIID che consente di valutare il profilo di rischio del fondo attraverso un indicatore sintetico (SRRI). E’ rappresentato su una scala che va da 1 (rischio minimo) a 7 (rischio massimo).
  4. Spese: si tratta di una tabella con i principali costi del fondo, cioè le spese di sottoscrizione, di rimborso, le spese correnti (i costi effettivamente sostenuti dal fondo nell’ultimo anno) e le eventuali spese prelevate dal fondo a specifiche condizioni (come le commissioni legate al rendimento).
  5. Risultati ottenuti nel passato: è il confronto grafico dei rendimenti del fondo con quelli del parametro di riferimento. L’arco temporale preso in considerazione è di 10 anni, se lo storico del fondo lo consente.
  6. Informazioni pratiche: riporta il nome della Banca Depositaria, i riferimenti ove reperire i Documenti Legali, il valore della quota e la data di validità del KIID.

Francesco Biraghi

Centro Studi FIDA